ATTUALITA' LETTERE ALLA REDAZIONE SCUOLA

I conti con me stesso

Forse avrei dovuto dedicarti il mio ultimo editoriale.
Sei mesi fa l’avrei fatto. Ora non più.
Dopo quel maggio del 2019 non posso

che relegare il tuo ricordo qui.
In questo capitolo della mia vita.

E così anche quest’anno volge al termine e, assieme ad esso, termina anche la mia esperienza umana e scolastica alle scuole superiori.

Quando ho assunto la direzione de Il Pelapatate lo scorso 1° settembre 2020, la situazione non era delle migliori: moltissimi scrittori erano stati pensionati dall’esame di maturità, tanti avevano deciso di lasciarci ed io, povero disperato, assieme ad una manciata di altrettanti disperati, mi sono ritrovato a portare avanti questo meraviglioso e straordinario progetto, a cui ho dato il cuore.

A distanza di un anno posso dire che assieme, con sacrificio, costanza e impegno, siamo riusciti a portare Il Pelapatate ai suoi tempi d’oro: non siamo soltanto la più ampia redazione dei dieci anni di attività del giornalino, con i nostri 34 membri, bensì abbiamo notevolmente aumentato la quantità e la qualità dei nostri articoli, delineato la struttura del nostro gruppo e abbiamo aperto il nostro progetto ai social, tramite Instagram. Un piccolo grande miracolo.

In questi anni, questa scuola e Il Pelapatate sono stati il mio Mondo Piccolo, per definirli come avrebbe fatto il grande Giovannino Guareschi. Un mondo che ho amato, a cui ho dato e da cui ho ricevuto moltissimo.
Il prossimo 1° settembre però passerò le consegne alla mia successora, Veronica Pontarollo.
La scelta della nuova caporedattrice è stata fatta con mesi di anticipo e in modo attento e scrupoloso. Sono convinto che Veronica, che ha tutta la mia stima, la mia fiducia e il mio appoggio, farà un grande lavoro e raccoglierà quanto di meglio della mia eredità.

A Veronica e ai ragazzi e alle ragazze che nei prossimi anni avranno l’onore e soprattutto l’onere di guidare questo progetto voglio augurare di guardare le stelle e di sognare, di proiettarsi nel futuro. Il Pelapatate ci sarà e crescerà di anno in anno con voi. Ma attenti a non smarrire voi stessi: i rami di un albero mirano al cielo, ma senza radici l’albero muore.

Forse i primi mesi saranno i più complessi, avere delle responsabilità importanti alla nostra giovane età non è facile. Tuttavia non dobbiamo dimenticare, e questo vale per tutti, che lo spirito di servizio, del quale ogni uomo o donna votato ad incarichi di pubblico interesse deve essere provvisto, non può e non deve mai esaurirsi in una sterile, grigia e burocratica azione. Deve bensì essere la linfa dalla quale ogni giorno, anche a distanza di anni, attingere e da cui ricavare nuova forza.

“Finchè sarà domandato il nostro servizio, dobbiamo considerare ogni giorno come il primo e l’ultimo della nostra fatica”

ALDO MORO

Tutto sommato, con tanti limiti, battaglie perse e tante mancanze, posso considerare il mio operato come positivo. Un bilancio che mi fa credere che i conti con me stesso tornino, seppure proprio alla fine.

Potrei scrivere pagine su quanto fatto e soprattutto su ciò che c’è ancora da fare, e che Veronica realizzerà, ma credo sia più corretto dedicare questo editoriale alle meravigliose persone che hanno resto tutto ciò possibile, lavorando senza sosta per Il Pelapatate e per tutti noi.

Il primo grazie va agli straordinari insegnanti che con passione e amore portano avanti questo progetto da dieci anni: alla prof.ssa Annamaria Faccio, cuore e memoria storica di questo giornalino, alla prof.ssa Francesca Cannatà, instancabile appassionata dai mille consigli e dalle mille idee, alla prof.ssa Pinuccia Colpo, che da dietro le quinte continua a credere anche nelle persone che hanno smesso di farlo in sè stesse e al prof. Giovanni Bortolamai, fermo punto di riferimento nell’opera di servizio che, come giornalino, prestiamo alla nostra scuola.

Un ringraziamento sincero e sentito alla nostra Dirigente, Dott.ssa Laura Biancato, che sin dal suo primo anno di dirigenza presso il nostro istituto ha dimostrato una vicinanza ed un interesse unico nei confronti de Il Pelapatate e alla prof.ssa Grazia Marabello, che ha saputo coinvolgerci nelle più svariate iniziative per la crescita del nostro gruppo.

Grazie ai Dipartimenti di Lettere e di Informatica, che nelle persone delle docenti coordinatrici prof.sse Paola Tessarolo e Cinzia Guidolin, hanno contribuito con successo al reclutamento nella nostra Redazione degli studenti con le caratteristiche che cercavamo.

Grazie ai miei più stretti collaboratori: Ismaele Youssef, Davide Scodro e Lorenzo Crestani, insostituibili amici che mi hanno supportato e sopportato e che hanno saputo consigliarmi ed aiutarmi nell’esplicare le funzioni dei vari ruoli che ho ricoperto in questo Istituto.

“Non possiamo sempre fare grandi cose nella vita, ma possiamo fare piccole cose con amore”

Madre Teresa di Calcutta

Grazie ai miei tecnici Luca Carraro, Giovanni Menon e Carlotta Zanotto che, con l’immancabile contributo del prof. Alessandro Privitera, hanno reso possibile la nascita di questo sito e la sua evoluzione, e naturalmente un grazie meritato alle tante ragazze che si occupano della gestione del profilo Instagram del Pelapatate: Daria Casuneanu, Loredana Luta, Giada Marchetti e Lea Paunovic.

Grazie ai miei disegnatori: Isabel Mursia, Filippo Tonietto e Andrea Lago per le loro straordinarie capacità artistiche, oltre che al già citato prof. Privitera e al prof. Matteo Refosco per la collaborazione avviata quest’anno fra il giornalino ed Einaudi c’è.

Grazie alle Rappresentanti di Istituto Giulia Mauriello, Wiam Jabbour, Rebecca Garbossa e Eva Bellò e alla Referente del Team Annuario Jessica Carlesso, per essere state delle interlocutrici attente e capaci, oltre che per la stretta e produttiva collaborazione.

Grazie di cuore a tutta la mia straordinaria Redazione: un team di lavoro costituito da tante persone che hanno sempre creduto in ciò che facevano e che anche nei momenti più complessi hanno lavorato per uno scopo alto, altro e degno.

Per ultimo, ma non ultimo, grazie al mio Pelapatate, che come me ha saputo rialzarsi e superare sè stesso, nonostante le mille difficoltà ed incombenze.

Giunto alla conclusione auguro a ciascuna e a ciascuno una buona prosecuzione per l’anno che verrà.
Per me invece, con la frugalità che da sempre mi contraddistingue, chiedo ai lettori il diritto al congedo.

Andrea Dalla Palma,
Caporedattore de Il Pelapatate

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1 commento

  1. Matteo Refosco dice:

    Andrea, ci mancherai… grazie di cuore per tutto quello che hai fatto per l’Einaudi, ma soprattutto per quello che sei…
    Veronica, un grosso in bocca al lupo e complimenti per aver dato la tua disponibilità: è un grande segno di maturità! Noi siamo sempre a disposizione per darti una mano.
    Un forte abbraccio ad entrambi e a tutta la super redazione 2020-21. Gioiosa estate!

    Matteo R.

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