ATTUALITA' LETTERE ALLA REDAZIONE SCUOLA

La direzione Dalla Palma, fra crisi e innovazione

Arrivati al termine dell’anno scolastico, riteniamo opportuno fare un bilancio delle attività svolte dal nostro giornale d’Istituto durante quest’anno, che ha visto in prima linea il nostro caporedattore uscente Andrea Dalla Palma.

Il Pelapatate è sempre stato, nel corso dei suoi dieci anni di attività, un gruppo plurale e pluralista, capace di attirare, con la sua intensa e complessa attività, alcuni fra i migliori talenti del nostro Istituto nei più svariati ambiti: dalla scrittura, al disegno, passando per l’informatica.
E’ indubbio quindi che questo progetto fatto dagli studenti per gli studenti abbia avuto, abbia e avrà la necessità di una guida, di un coordinatore che sappia tenere le fila e gestire il team per raggiungere gli obiettivi prefissati.

All’inizio dell’anno scolastico 2020-2021, nel bel mezzo di una situazione particolarmente complicata, Andrea ha assunto il ruolo di caporedattore.
Grazie al suo impegno e a quello di tante studentesse, studenti ed insegnanti, il giornalino è passato da una Redazione di 6 membri (a settembre 2020), ad una di 34 (a giugno 2021), ossia il più vasto numero nella storia de Il Pelapatate.

Potremmo parlare a lungo dell’impulso dato alla qualità degli articoli, della comunicazione rigorosa sia all’interno della Redazione, sia con le figure istituzionali della nostra scuola, dello sbarco in Instagram del giornalino, ma se c’è una cosa che più abbiamo apprezzato della sua direzione è stata l’affidare ad ognuno un ruolo personalizzato, valorizzando ciascuno.

I frutti della sua direzione sono sotto gli occhi di tutti, per primo lui li minimizza, sostenendo che la sua è una direzione di transizione, noi la riteniamo la direzione delle responsabilità, la direzione di chi con tenacia si è battuto e ha creduto in questo progetto. Facile prendersi gli onori, per questo riteniamo giusto riconoscere il lavoro di chi principalmente ha gestito, soprattutto nei primi mesi, tanti, troppi oneri.

Il giornalino viene ormai letto sempre più dagli studenti ed è ormai uno spunto di discussione per tutti all’interno della scuola. Trasformare il CoVid-19 da una limitazione in una opportunità, seguendo il percorso avviato dalla sua predecessora Arianna Dal Monte, digitalizzando così il più possibile è stato uno degli aspetti più positivi.

“Facesti come colui che porta un lume dietro di sè e con quel lume non aiuta sè stesso […] ma illumina gli altri”

DANTE ALIGHIERI SU VIRGILIO

Probabilmente conoscerete Andrea per i suoi articoli nel giornalino, tanto apprezzati dagli studenti quanto dai professori, articoli che offrono sempre diversi aspetti suggestivi, tenendoci informati sulle novità, ma anche ripercorrendo il passato, rispolverando avvenimenti e personaggi degni di nota.
Per questo abbiamo voluto scrivere questo articolo: perchè la sua opera intensa di caporedattore non sia dimenticata, soprattutto da chi ne ha guadagnato. La sua direzione, fra crisi e riforme, ha saputo essere il perfetto punto di equilibrio, attento al trasmettere le giuste tradizioni, consolidate in questi dieci anni di attività, e al contempo a rinnovare ciò che non funzionava.

In questi anni noi abbiamo forse avuto un rapporto privilegiato con lui, essendone stati i principali collaboratori nei vari progetti che ha seguito.
Il nostro caporedattore aveva già alle spalle un trascorso da leader, che lo ha indubbiamente aiutato nella gestione del giornalino, come avete potuto leggere nell’articolo: Lettera ad un aspirante rappresentante di classe.

Naturalmente le difficoltà sono state tante e la sua direzione ha peccato di alcuni limiti estremamente umani, quei limiti di cui ognuna e ognuno di noi soffre. Noi però non siamo qui a fargli le pulci. A questo ci pensano i suoi vari detrattori, alcuni con critiche costruttive, altri con critiche gratuite.
Come ci ricorda spesso però: “Per fortuna il consenso universale non esiste“.

Cari lettori, siamo giunti al termine di questo articolo, speriamo di avervi dato qualche idea riguardo a ciò che Andrea è stato e ciò che ha fatto per il nostro giornale d’Istituto, tracciandone in qualche modo anche il lascito.

L’augurio che ci sentiamo di fare ai suoi successori è che siano in grado di proseguire la sua linea, magari migliorandola ulteriormente, lavorando sempre per il bene comune, anche con sacrificio.

Infine a te caro Andrea, e ci teniamo ad esprimerlo in questo modo, che per noi è il più giusto, dato che non in molti te lo hanno detto e in pochissimi te lo diranno, vogliamo dire un grande grazie!

I tuoi Fedelissimi,
Ismaele Youssef, Davide Scodro
e Lorenzo Crestani

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