SCUOLA

Il grande rientro senza mascherine

Il 28 agosto il ministero dell’Istruzione ha inviato alla scuola il vademecum sulle misure anti-Covid per il rientro a scuola: la didattica a distanza non ci sarà e l’uso delle mascherine sarà davvero limitato. Quasi non ci credevamo!

Finalmente, dopo due anni di restrizioni si torna alla normalità: si rivede la felicità delle persone sul loro viso e non solo dagli occhi; si ricomincia a intuire dal loro labiale le parole senza dover chiedere di ripetere mille volte e possiamo finalmente lasciar riposare le nostre sopracciglia (che erano diventate tra gli unici metodi di comunicazione silenziosa).

Le mascherine sono state un capitolo faticoso e triste della nostra vita (lavorativa o scolastica) ma alla fine anche questo si è concluso. Direi, a questo punto della storia, di tirare dritto verso un prossimo capitolo più bello!

la felicità trasmessa tra sguardi e sorrisi

Siccome tutto il male non vien per nuocere, qualcosa di positivo lo dobbiamo riconoscere alle mascherine: ci hanno fatto riflettere, oltre che sull’igiene è sulla sicurezza, anche sull’importanza dei legami tra le persone perché, nonostante tutto, in tutto questo lungo periodo ci si capiva e ci si aiutava a vicenda. Ora è strano, per la maggior parte di noi studenti, entrare in bus senza mascherina, o semplicemente andare al supermercato, in treno, o dai nonni senza doversi sempre preoccupare di avere il naso coperto. C’è sicuramente gente che è ancora preoccupata e indossa la mascherina nei luoghi più affollati, perché come ben sappiamo il covid non se ne è andato completamente, ma di sicuro la maggior parte delle persone con cui interagiamo ha il volto completamente libero da qualsiasi barriera.

Alcuni pensano che le mascherine non ci abbandoneranno mai in quanto la paura connessa agli effetti sulla salute aleggia ancora nell’aria. Altri affermano che dobbiamo avere ancora un po’ di pazienza, ma che poi non le vedremo più indossate dalle persone per le strade. Noi studenti, dal canto nostro, speriamo con tutto il cuore che si avveri la seconda ipotesi, perché questo rientro a scuola, soprattutto per quelli che hanno fatto DAD sin dalla prima superiore, è stato rigenerante come un respiro preso a pieni polmoni dopo una giornata con una ffp2 😉

Eppure questa felice ripresa senza mascherine, ha suscitato pareri discordanti anche tra gli studenti: ora alcuni provano disagio perché la mascherina (o la DAD) è stata un riparo dal mondo e dal bullismo; altri la trovavano comoda per nascondere tratti personali (brufoli o apparecchio) di cui non andavano fieri (nonostante sia più comune di quello che si pensi). A questi ultimi mi sento di dire una cosa: non sarete mai felici in un mondo in cui le persone non vi potranno vedere al 100% della vostra persona fisica. Così, se censuriamo il nostro volto volontariamente con una mascherina, non saremo mai forti abbastanza per guardaci allo specchio e accettarci.

Ora tra i corridoi, si è tornati a salutarci e sbracciarci anche da lontano perché ci riconosciamo, ci si sente più a nostro agio e sereni. Siamo tornati alle nostre “vecchie” abitudini senza più distanziamenti.

E’ proprio il caso di riconoscere che, ancora una volta la storia, perché la pandemia entrerà negli annali, ci ha insegnato qualcosa!

ora riusciamo di nuovo a suggerirci nelle verifiche!! Shhhh

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