Eccoci qua, rientrati da questo viaggio estenuante ma allo stesso tempo indimenticabile. Ci sembra strano poter scrivere in queste brevi righe quello che abbiamo potuto vivere in questi giorni. Questa esperienza ci ha fatto maturare dal punto di vista formativo, umano e personale, in quanto è
stata la nostra prima sessione MEP in presenza e possiamo assicurarvi che è stata tutta un’altra avventura.
Ci siamo interfacciati e relazionati con ragazzi di tutta Italia della nostra età, abbiamo espresso il nostro parere e prestato attenzione a idee totalmente contrastanti con le nostre, per arrivare ad una risoluzione comune.
Con queste attività siamo riusciti a metterci alla prova e a superare, a volte, anche i nostri limiti.
Siamo certi che partecipare a questo progetto non richieda una particolare bravura o sicurezza: sono attitudini che chiaramente si apprendono con il tempo.
Le serate insonni, i dibattiti durante i lavori di commissione, l’ansia prima dell’English check, la cena di gala, la lettura del libretto delle risoluzioni e …. addormentarsi dopo le prime due righe, dormire due ore a notte per formulare nuovi interventi e difese, questo è MEP!
Forse è vero che l’esperienza MEP dà tantissimo, ma allo stesso tempo toglie anche molto: conoscere ragazzi che provengono da regioni differenti dalla nostra, viverci insieme per cinque giorni, poi doverli salutare per il rientro a casa… è una sensazione spiacevole, le lacrime sono inevitabili.
Per concludere citiamo una frase del presidente MEP Vittorio Cama: “Non lasciate mai i vostri badge appesi al muro, portateli sempre con voi, perché il MEP 2021 a Carpi è iniziato ed è finito, ma il nostro MEP non finirà mai!”
Crediamo che esperienze del genere non capitino tutti i giorni e siamo fieri di noi e del nostro percorso che ci ha portato fino a qui oggi.
Ovviamente siamo qui anche per consigliarvi questa attività, sottolineare l’importanza di mettersi in gioco e imparare ad apprezzare o scoprire le
proprie abilità nascoste.
Elisa Bernardi, Tommaso Campagnolo,
Anita Gerardin, Alessia Meneghetti e Sofia Zonta
