SCUOLA

Il Debate, il progetto che va oltre

In occasione della partecipazione del nostro Istituto alle Olimpiadi Regionali di Debate dello scorso 5 marzo 2021, vinte contro le altre scuole del Veneto, pubblichiamo di seguito un articolo sul tema.
Cogliamo inoltre l’occasione per fare un sincero in bocca al lupo alle ragazze e ai ragazzi dell’Einaudi che parteciperanno alla fase nazionale, rappresentando la Regione Veneto!
La Redazione

Che cos’è il Debate? – di Carlotta Zanotto

Che cos’è il Debate e come funziona?

Il Debate è una competizione che si svolge a livello scolastico, provinciale, regionale e nazionale. Un team di studenti, coordinati da un docente che svolge le funzioni di coach, riflette, discute e scrive discorsi a favore e contro una serie di mozioni fornite dall’ente che coordina le attività di Debate a livello nazionale. A seconda del tipo di competizione alla quale si partecipa, le mozioni possono essere date con un periodo di anticipo rispetto alla competizione, due settimane prima per le regionali e un mese prima per le nazionali, oppure essere consegnate un’ora prima: si tratta della mozione con tema ad impromptu, di cui parleremo in seguito.

Le quadre che dibattono le mozioni sono sempre due: la squadra di governo (o pro), composta da tre oratori o speaker, che dibattono in favore della mozione e la squadra di opposizione (o contro), composta allo stesso modo da tre speaker che dibattono contro.
Ad ogni squadra si aggiunge una riserva, che entrerà in gioco solo se uno dei tre speaker si ritira.

“Il Debate è stata per me una vera e propria sfida con me stessa. Sentivo il bisogno di mettermi alla prova e ho dimostrato a me stessa le mie potenzialità.”

Carlotta Zanotto, speaker della squadra dell’Einaudi vincitrice alle Olimpiadi Regionali del 2021

La fase di preparazione è quindi essenziale. E’ infatti necessario evitare, nella preparazione dei propri interventi, di cadere vittime di fake news o fallace d’autore, ossia errori di ragionamento presenti nell’esposizione. Una volta studiate a fondo le mozioni, i membri del team scrivono quindi sei discorsi: tre a favore della mozione e tre contrari, poichè soltanto al momento della competizione la squadra saprà se sarà pro o contro la mozione.

Il giorno della competizione le squadre si confronteranno in due fasi, la fase di discussione del tema preparato, ossia della mozione di cui si è a conoscenza con anticipo, e la fase del tema Impromptu, tema che viene dato u’ora prima alle squadre e che deve essere portato dopo una sola ora di discussione nel team, utilizzando esclusivamente conoscenze personali e con il solo supporto del vocabolario della lingua italiana, senza poter avvalersi di altro materiale digitale o cartaceo o di aiuti da altre persone. 

Per esporre il tema preparato gli speaker hanno a disposizione 8 minuti per intervento che si dividono in questo modo: 

  • Durante il primo ed ultimo minuto dell’intervento, il dibattente non potrà essere interrotto dagli speaker dell’altra squadra, che non potranno fare delle domande PoI (Point of Information), cosa possibile invece nei 6 minuti centrali dell’intervento.
  • L’obiettivo dei PoI è quello di mettere in difficoltà il dibattente. I dibattenti possono accettare o rifiutare la domanda a loro scelta, ma almeno una per speaker deve essere accettata, altrimenti la giuria penalizzerà la squadra nel punteggio assegnato al termine della competizione. 

I dibattiti vengono così svolti: 

  1. Il primo speaker della squadra di governo partirà esponendo la mozione e la linea argomentativa della squadra, approfondendo la prima argomentazione portata a sotegno della mozione. 
  2. Il primo speaker della squadra di opposizione esporrà la linea argomentativa della sua squadra, presentandola, e cercherà di confutare le tesi avversarie.
  3. Il secondo speaker della squadra di governo esporrà la seconda argomentazione e confuterà quanto detto dall’opposizione. 
  4. Il secondo speaker della squadra di opposizione esporrà la seconda argomentazione e cercherà di confutare la seconda argomentazione. 
  5. Il terzo speaker della squadra di governo esporrà la terza argomentazione e ripeterà la linea argomentativa della squadra.
  6. Il terzo speaker della squadra di opposizione esporrà la terza argomentazione e confuterà le tesi avversarie riepilogando la linea argomentativa.  

“Penso che il Debate sia stata un’esperienza bellissima, anche se impegnativa, dalla preparazione con tutta la squadra, sino ai dibattiti il giorno della finalissima.”

Jacopo Rodighiero, speaker della squadra dell’Einaudi vincitrice alle Olimpiadi Regionali del 2021

Alla fine due speaker scelti dalle squadre dovranno, in 4 minuti, riepilogare le proprie argomentazioni per dimostrare che è la loro squadra ad avere le argomentazioni più forti, attraverso un’arringa finale fortemente di parte: il primo intervento spetta all’opposizione e il secondo al governo, poiché la squadra di governo ha sempre il diritto di iniziare e terminare la discussione.

Il tema impromptu si svolge nello stesso modo del tema preparato tranne che per i tempi, ogni speaker ha 4 minuti per parlare e l’arringa finale avviene in 2 minuti.

Riportiamo di seguito l’intervista effettuata dal nostro capo-redattore Andrea Dalla Palma a Luca Carraro, Benedetta Zilio ed Elisa Zonta, con cui, nel settembre del 2019, costituì la prima squadra di Debate del nostro Istituto, partecipando ad una Gara Nazionale ad Alessandria (AL).

R: Ragazzi, secondo voi il Debate aiuta ad avvicinare le persone da un punto di vista delle relazioni umane?

Luca: “Personalmente credo che il Debate sia soprattutto confronto: confronto fra i membri della squadra e confronto fra le squadre. E’ senz’altro un’idea di relazione con l’altro ed è molto formativa. Fa comprendere infatti quanto l’idea dell’altro sia importante. Il Debate mi ha aiutato molto ad aprire la mente.”

Elisa: “Ritengo che, soprattutto all’interno della nostra squadra, ci abbia aiutato molto a metterci in relazione, in particolare nella fase preparatoria degli interventi. Inoltre il dialogo e lo scambio di opinioni sono un valore aggiunto di questa attività e consentono un vero e proprio confronto, attività essenziale nella nostra società.”

Benedetta: “Il Debate consente un’apertura della propria mentalità senza confronti e fa anche comprendere che forse, in alcune situazioni, le idee altrui sono corrette ed è a queste che è necessario affidarsi. Questo progetto consente di sviluppare il dialogo anche nei confronti di chi è maggiormente ristretto nelle sue vedute. Ho appreso tantissimo da questa esperienza!”

R: Secondo la vostra opinione, il Debate consente di gestire l’ansia proveniente da se stessi e la rabbia che può provenire da interventi altrui?

Luca: “Credo che sia soprattutto il corso di preparazione ad aiutare molto a gestire l’emotività: viene insegnato non come sopprimerla, bensì come utilizzarla al meglio. Non tutti sono bravi a mantenere e gestire le loro emozioni, mentre si discute. Questo percorso non è improntato verso la competizione, ma verso l’apprendimento, quindi è molto formativo. Nella vita di tutti i giorni, fuori dalle mura scolastiche, saper parlare è ormai essenziale.”

Elisa: “Sì, aiuta molto. Partecipare al Debate consente di esporsi, mettersi in gioco e sentire pressione su di sè. E quindi sì, si impara a gestire l’ansia. Inoltre sentire gli altri in un’esposizione convinta, forse a tratti dura, ti aiuta a difendere il tuo pensiero, facendo prevalere la ragione ed il contenuto, a discapito della loro rabbia.”

Benedetta: “Assolutamente sì. Mi ha aiutato molto il fatto di dover esporre una tesi in prima persona. Tutto ciò lo evinco anche nella normale quotidianità scolastica. Questo progetto mi ha consentito di acquisire consapevolezza delle mie potenzialità e delle mie capacità. Inoltre sentire gli altri esporre le proprie idee con fermezza e con un tono aggressivo la loro tesi, può aiutare a gestire con maggiore fermezza queste situazioni nella vita quotidiana.”

R: Secondo voi quindi la nostra scuola dovrebbe dedicare maggiore attenzione a questa attività?

Luca: “Certo. Dal mio punto di vista è possibile fare numerose attività di questo tipo anche con discipline che all’apparenza ne sono estranee.”

Elisa: “Sì, non credo si debba improntare nell’ottica di una gara, ma in un’ottica puramente formativa, potrebbe rendere molto.”

Benedetta: “Sì. Credo che questo progetto dovrebbe continuare ad essere a partecipazione volontaria, ma potenziarlo sarebbe molto utile.”

R: Noi quattro siamo stati nel settembre del 2019 la prima squadra di Debate nella storia dell’Einaudi. Che cosa volete lasciare ai posteri di questa esperienza?

Luca: “Credo fermamente che gettarsi in progetti ed esperienze sia essenziale per un percorso di crescita interiore e formativa. Infatti unire ciò che si impara a scuola con le attività extra-scolastiche forma anche per il dopo, per il lavoro e per la vita di tutti i giorni. Come diceva spesso mia nonna: prendi l’arte e mettila da parte.”

Elisa: “A chiunque fosse interessato consiglio di non lasciarsi prendere dalla paura. Parlare in pubblico può sembrare difficile, ma superata la paura con l’esercizio, si riescono ad acquisire una padronanza ed una sicurezza indispensabili per il public speech.”

Benedetta: “Oltre alle capacità acquisite, mi è rimasto molto impresso il rapporto umano che siamo riusciti a sviluppare fra noi. Un’amicizia che prosegue ancora oggi, nonostante fossimo allora fra noi dei perfetti quattro sconosciuti. Mi ha fatto molto piacere che un progetto arrivato dal nulla all’Einaudi sia riuscito a far nascere un così bel rapporto fra le persone. Forse alla fine è proprio questo uno degli scopi chiave dell’attività.”

Ringraziamo di cuore Luca, Elisa e Benedetta per questa intervista.
Un sincero in bocca al lupo alla squadra del nostro Istituto che rappresenterà la Regione Veneto alle Olimpiadi Nazionali e congratulazioni al nostro capo-redattore Andrea Dalla Palma per la nomination a miglior speaker alle selezioni regionali del 2021!

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