STORIA

L’altra America dagli occhi di Dorothea Lange

Successivamente al crollo della Borsa di Wall Street nel 1929, gli Stati Uniti si trovarono di fronte ad un periodo di forte recessione da diversi punti di vista: economico, sociale, industriale, demografico… Ad oggi questi anni vengono ricordati come la “Grande depressione”.
Questo periodo storico difficile vide emergere però molte figure di artisti, che ad oggi, hanno ottenuto una rilevanza a livello mondiale, come la fotografa Dorothea Lange, che con una tecnica fotografica e una espressività totalmente innovativa ha immortalato la vita quotidiana della società.

La fotografia

Dorothea Lange era affascinata dalle file e dai gruppi di persone, trovando particolare interesse nelle dinamiche sociali e umane. La sua fotografia infatti si distingueva per l’uso creativo dei cambi di prospettiva, come nel caso dell’interno di un ufficio postale durante il primo giorno in cui le persone potevano ricevere la disoccupazione, quando lei si arrampicò su un’altura per catturare l’immagine. Tra i quattordici fotografi assunti nel progetto, era infatti l’unica in grado di stampare i negativi da sola. Mentre si trovava per le strade di San Francisco, Lange si ritrovava spesso in situazioni incontrollabili, come nel caso di una mano o un giornale che comparivano nell’inquadratura. Tuttavia, questo non la fermava nel suo intento di catturare la realtà quotidiana delle persone durante la Grande Depressione.

La migrazione verso la California

Negli stati centrali degli Stati Uniti, si verificò una crisi sociale e climatica caratterizzata da lunghi periodi di siccità che resero il terreno già povero in condizioni ancora più disastrose. Il lavoro nei campi, monopolizzato da singoli lavoratori che utilizzavano trattori, portò a una coltivazione semi-intensiva, aggravando ulteriormente la situazione. Le aree boschive furono disboscate, causando tempeste di sabbia.

A causa di queste difficoltà, molti si mossero verso la California in cerca di migliori opportunità, portando a sovraffollamento, minori stipendi e scarsità di alloggi. Di conseguenza, si formarono delle giungle intorno alle proprietà, con gravi conseguenze sulla qualità della vita e sulla stabilità sociale nella regione.

”Next time try the train”

Le persone che camminavano con il poco necessario, alla ricerca di una nuova opportunità, venivano prese in giro con frasi del tipo “Next time try the train”, suggerendo ironicamente che avrebbero dovuto optare per il treno anziché camminare. Dorothea Lange, influenzata anche dal suo ex marito, aveva un interesse particolare per le pubblicità e il loro impatto visivo, come in questa fotografia. Infatti le foto scattate dovevano convincere la East Coast dell’importanza degli interventi governativi, servendo a scopi propagandistici. 

Ad esempio, un’immagine di un uomo in auto, chiaramente non in salute, potrebbe trasmettere un messaggio di disagio, ma se c’è una persona sorridente e in salute accanto a lui, come la moglie, l’efficacia dell’immagine cambia. Senza la moglie, l’immagine potrebbe risultare più persuasiva.

Le famiglie che si muovevano insieme, anche con bambini appena nati, erano spesso soggette a derisione con la frase “Next time try the train”, suggerendo sarcasticamente che avrebbero dovuto prendere il treno anziché affrontare un viaggio così difficile. Questo messaggio rifletteva la realtà di una doppia divisione socio-economica in America: da un lato il progresso e dall’altro la crisi.

Le auto abbandonate lungo le strade rappresentavano un simbolo della difficoltà economica, poiché viaggiare senza mezzi per mangiare poteva costringere le persone a vendere pezzi delle proprie auto per sopravvivere. Questi erano solo alcuni degli aspetti della vita quotidiana durante la Grande Depressione, che Dorothea Lange e altri fotografi documentarono con il loro lavoro.

La famiglia di mezzadri viveva in una casa con solchi dell’aratro che arrivavano fino alla struttura. La foto non era nitida a causa di una tempesta di sabbia, ma dopo la tempesta, sembrava che la terra fosse diventata una spiaggia, nonostante fossero lontani dall’oceano. Gli strumenti agricoli e i recinti erano visibili, ma ciò che catturava davvero l’attenzione erano le mani, enfatizzate nella foto, conosciute per il loro aspetto teatrale. 

Anche se le foto erano in bianco e nero, si potevano notare le mani sporche, testimonianza del duro lavoro agricolo. Le mani degli agricoltori erano spesso al centro dell’attenzione, mentre si raccontava del loro lavoro, con la fatica evidente sulle loro spalle mentre portavano un sacco.

Nonostante l’industrializzazione dell’agricoltura, il mezzadro doveva ora lavorare come dipendente. Le foto furono di proprietà dello stato fino agli anni ’70/’80 e non c’era alcun diritto per i fotografi di rivendicare la loro notorietà. Tuttavia, una gigantografia delle foto venne esposta al MoMA, accanto a un’altra gigantografia che rappresentava un’esplosione, con una citazione che suggeriva che coloro che volevano la guerra ora l’avrebbero avuta.

Le tende, realizzate con materiali di fortuna, non erano adatte al freddo del nord e furono poi trasformate in baracche.

”Migrant mother”

Durante la Grande Depressione, Dorothea Lange catturò la struggente immagine di Florence Thompson, una madre di trentadue anni con sette figli, nelle foto della “giungla di racconta di piselli”, una raccolta di scatti per cui viene ancora ricordata. Tuttavia, nonostante la celebrità delle immagini, Florence non guadagnò mai nulla da esse, poiché non aveva diritti sulla foto. Negli anni ’60, Florence cercò di intraprendere una causa legale contro Dorothea per questo motivo, ma il copyright non era ancora ben regolamentato dalla legge. Nel frattempo, negli anni ’50, Dorothea chiese a Roy Streicher molti negativi per creare un catalogo, tra cui quelli della “madre migrante”. In quel momento, decise di ritoccare la foto, rimuovendo la mano di Florence che era aggrappata al palo. Questa modifica irritò Streicher quando vide i negativi, dimostrando quanto fosse importante per Dorothea controllare l’immagine e il suo messaggio. Negli anni ’70, Florence si ammalò gravemente e i suoi figli usarono l’immagine della “migrant mother” per raccogliere fondi per aiutarla a guarire. La famiglia organizzò una raccolta fondi con lo slogan “Aiutate la migrant mother a guarire”, poiché l’immagine di Florence era diventata il simbolo della migrazione e della lotta contro la povertà. 

L’innovazione e gli afroamericani

Nonostante le difficoltà e il disagio delle condizioni in cui si trovavano, con l’arrivo della corrente elettrica le comunità riuscivano comunque a unirsi. Nel 1937, Dorothea Lange e altri fotografi documentarono i lavoratori in varie parti dell’America. Lange si concentrò particolarmente sugli afroamericani, evidenziando la segregazione razziale che era ancora molto diffusa. Una delle sue foto ritraeva tre lavoratori, ma la parte inferiore era stata rovinata. Tuttavia, Lange desiderava che tutti e tre i lavoratori fossero visibili nella foto, dimostrando il proprio impegno nel raccontare le storie complete e inclusive di tutte le persone che fotografava. 

I giapponesi

Durante un periodo in cui molte persone dovevano lasciare le proprie case in cerca di lavoro, si verificò un importante movimento di cittadini americani provenienti dal Giappone verso l’America. Tuttavia, questa situazione portò il governo americano a contrastare i suoi stessi principi costituzionali, poiché molti di questi individui erano cittadini americani a tutti gli effetti. Questo generò due progetti opposti tra loro. Nonostante la limitata libertà di intervento nella sua fotografia, Dorothea Lange cercò comunque di comunicare il progetto alle persone attraverso le proprie immagini. Tuttavia, i fotografi erano soggetti a restrizioni, inclusa una lista di cose da non fotografare, come il filo spinato. Per rendere comprensibile ai suoi concittadini la realtà di queste persone, Lange decise di concentrarsi sui bambini nelle sue foto. Le didascalie delle foto divennero più lunghe e descrittive, evidenziando spesso le disuguaglianze sociali ed economiche presenti nella società. In una delle sue immagini, si vedevano proprietari terrieri che parlavano tra di loro, mentre un uomo veniva descritto come possedente una rendita di $4000, per mettere in luce le differenze di classe e le disparità di reddito.

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