SCUOLA

Next stop: Augsburg. Una classe in viaggio

La gita che ricorderemo con più piacere e, sicuramente, nostalgia, è quella che abbiamo fatto dal 13 al 18 marzo ad Augsburg, in Germania. Un’esperienza che poche classi dell’Einaudi hanno l’opportunità di vivere.

È stata la nostra prima gita della durata di più di un giorno e forse, proprio per questo, ci rimarrà ancora più impressa.

Un vero e proprio viaggio studio!

Un momento indimenticabile, sia perché ha permesso di socializzare tra di noi, sia perché abbiamo visitato molti luoghi la cui bellezza non è comprensibile solo dalle foto. Già il viaggio di andata e ritorno è stato una grande avventura: una corriera fino a Trento, poi di corsa sul primo treno verso Monaco, quindi, un secondo treno fino ad Augsburg!

Già sul treno verso Monaco si sono presentati i primi problemi perché i nostri posti erano occupati! E siamo stati almeno 20 minuti in piedi, circondati da valigie, a cercare di convincere persone di altre nazionalità che lì ci dovevamo sedere noi…e così abbiamo dovuto mettere in pratica fin da subito il nostro inglese e alcuni, con coraggio, il tedesco!

Il viaggio è stato alquanto lungo. Quasi 5 ore trascorse tra giochi da tavolo, video di TikTok o chiacchiere continue.

Poi un ultimo treno da Monaco, in direzione Augsburg. Credevamo che questa sarebbe stata l’ultima fatica. Credevamo… Anche se poi non è stato così. Infatti, giunti ad Augsburg, abbiamo lasciato tutte le nostre valigie nella scuola ospite e abbiamo fatto un tour guidato della città. La guida, molto disponibile, ha cercato di includere nella spiegazione moltissimi vocaboli italiani per facilitarci la comprensione.

Rathaus Augsburg
Monaco centro
stradine ad Augsburg

Una curiosità che ci ha colpito di questo tour è stato vedere quella che si crede essere l’impronta del diavolo nella Frauenkirche (la Chiesa delle Donne).

Impronta del diavolo

È stato molto divertente vedere come il piede di uno di noi combaciasse perfettamente con essa. La storia è intrigante in quanto, secondo la leggenda, gli architetti di quella chiesa fecero un patto con il diavolo, scommettendo che avrebbero costruito una chiesa senza finestre! Ma il demone fu ingannato, perché effettivamente quella chiesa ha finestre ma, mettendosi nel punto dove c’è la sua impronta, da quella prospettiva tutte le finestre spariscono! E il diavolo arrabbiato fa soffiare un vento perenne fuori dalla porta della Chiesa che abbiamo sentito anche noi!

In seguito, tornati alla scuola tedesca, l’avventura è continuata perché ognuno di noi è stato trasferito nella rispettiva famiglia ospitante con la quale avremmo potuto (o meglio, dovuto) comunicare solo in tedesco… un’ansia assurda!

Alcuni di noi sono stati accolti in famiglia in modo ospitale e amorevole e sono grati tuttora di essere capitati proprio lì. Sono stati i pochi fortunati! Non tutti si sono trovati in case confortevoli e pulite… ma a questo eravamo pronti. Sapevamo che all’estero è molto difficile trovare la cura e la pulizia delle nostre case italiane.

La mattina dopo, martedì 14 marzo 2023, ci siamo svegliati tutti presto e ci siamo diretti verso la fermata del tram per andare … a lezione di tedesco! La nostra professoressa, madrelingua tedesca, dalla voce molto autorevole, si è presentata e ci ha subito somministrato un ‘test d’entrata’ per capire, più o meno, il nostro livello di tedesco…pensiamo che si sia fatta delle belle risate perché, purtroppo, la maggior parte di noi non si ricordava poco della grammatica di base.

In seguito, abbiamo conversato in lingua.  Ciò ci ha permesso di comunicare meglio anche con le famiglie ospitanti.

Finita la giornata a scuola, ci siamo indirizzati verso l’agenzia del lavoro che in Germania è molto efficace. Una visita molto interessante per chi, come noi, frequenta un indirizzo di studio economico. Dopo una breve presentazione, abbiamo svolto un test psico-attitudinale. Tutti, nonostante le difficoltà linguistiche, sono riusciti a completarlo e così abbiamo scoperto i nostri punti di forza e di debolezza. Che soddisfazione!

Tornati a casa con il tram, ognuno di noi, nelle varie famiglie, ha fatto una cena diversa dalle altre. Chi con cibo tipico, chi con rivisitazioni di piatti italiani… insomma, secondo i messaggi che ci scambiavamo, una metà di noi era molto contenta mentre l’altra metà ha dovuto abituarsi ad una nuova cucina. Ma questa è una sfida che abbiamo dovuto accettare…

In seguito, ci siamo preparati per uscire e, giunti in centro grazie ai tram che passano ogni 10 minuti, ci siamo stupiti di come la città, a quell’ora, fosse così vuota. Abbiamo rimediato bevendo qualcosa in un locale, ma fidatevi, Bassano è più affollata!

Mercoledì 15 marzo, invece, dopo una lezione in tedesco sulla sostenibilità, ci siamo affrettati per prendere il treno verso Monaco di Baviera e non ci siamo fermati un minuto. Abbiamo visitato ogni angolo di quella città con una velocità media sempre più simile ad una corsa che a una camminata per il centro! Ma è stato bello così perché, in poche ore, e dopo aver preso almeno per 4 volte la metro, abbiamo girato la città.

U-Bahn

Nei giorni seguenti abbiamo sperimentato ogni tipo di avventura: dormire in casa di estranei, parlare in una lingua difficile, girare da soli per città sconosciute mostrando sempre la nostra indole italiana in mezzo a tedeschi silenziosi… Per molti di noi è stata la prima volta all’estero. Bisogna ammettere che il ritorno a casa è stato confortante: sarà stata anche la stagione, ma la Germania è un po’ troppo fredda e silenziosa per noi anche se, senza perderci d’animo, abbiamo cercato i lati positivi, come un eccellente kebab a Monaco, un pomeriggio rilassante nei giardini reali e una serata al bowling.

L’esperienza, di sicuro, sarà un tesoro per i nostri viaggi futuri all’estero.

colazione dell’ultimo giorno

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