ATTUALITA' SCUOLA

Creativo è umano

L’illusione di apparire

Ognuno di noi appena intraprende un nuovo percorso di vita, che sia lavorativo o universitario, si sente oggetto di critiche e aspettative dagli altri. Anche se molte volte siamo noi stessi quelli che pretendono troppo. Quando ci viene assegnato un compito che avrà una valutazione, pensiamo subito a dare il massimo e ci obblighiamo a eccellere in tutti i modi, faticando e spremendo le fonti della nostra creatività e delle nostre conoscenze per essere soddisfatti e per dimostrare agli altri che anche noi possiamo essere perfetti. Ma per raggiungere la soddisfazione personale, dopo stress e fatiche, ci accorgiamo che niente conta di più della passione e della dedizione che, come afferma Rita Levi Montalcini, ci permettono di affrontare situazioni e impegni che i più critici e i più duri non accetterebbero, perché chiusi nei loro preconcetti.

La perfezione nell’imperfezione

Essere umani significa sbagliare. È questo che tutti rispondiamo ogni volta che qualcuno commette un errore: “È normale, sbagliare è umano”. Noi tutti abbiamo pensato la stessa cosa affermandolo o sostenendolo, ovvero che se fossimo tutti perfetti non saremmo piú umani. Imperfetto significa diverso, e la diversità è la nostra caratteristica più distintiva. Questo desiderio di eguagliarsi agli altri non porta altro che ad annullare se stessi, e spegne ogni tipo di creatività e slancio personale.

Soddisfare non è soddisfazione

La creatività non è uguale per tutti. C’è chi la sa usare al meglio, chi se la tiene dentro, ma comparando sempre ogni nostra qualità o difetto agli altri (e non con gli altri), faremo partire un circolo vizioso che non termina più, perché troveremo sempre qualcosa che “io so fare e tu no”. Se nel nostro lavoro non ci sentiamo perfetti o pienamente soddisfatti, forse dovremmo chiederci a chi ci stiamo paragonando e poi commettere errori, provare, creare, studiare… questo sicuramente ci farà migliorare, ci renderà migliori per noi stessi, non rispetto agli altri. La creatività è talmente varia e imprevedibile da sorprenderci e fa capire quanto ancora di non detto abbiamo dentro di noi.

Coesione

Nella nostra società, con i social e gli stereotipi che soffocano ogni novità, ci sentiamo sempre più chiusi e limitati nell’esprimere la nostra creatività, il nostro impegno verso qualcosa di nuovo, e questo ci spinge sempre di più ad essere soli, o almeno ad isolarci nelle nostre idee. La soddisfazione in questi casi è estremamente difficile da ottenere: siamo oppressi dalle capacità altrui e non riusciamo ad andare oltre le difficoltà. Qui gli insegnamenti di Rita Levi Montalcini tornano a galla e ci ricordano che niente porta più gioia e compiacimento che usare la nostra passione e la creatività in un lavoro che tutti approcciano in maniera formale e con mera e vana intelligenza. I veri risultati si raggiungono solo se facciamo coesistere dedizione e studio con la creatività e la passione e se accettiamo l’imperfezione come caratteristica umana.

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