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Solidarietà femminile: esiste davvero?

Aurora Ciliku

Da anni, ormai, si parla di solidarietà femminile: ma esiste davvero? O si tratta semplicemente di uno scenario difficile da immaginare?

Non tutti sanno esattamente di cosa si tratta. Quando parliamo di solidarietà femminile facciamo riferimento alla complicità femminile, fondamentale per affrontare la realtà e superare la disparità di genere. In sostanza, l’ideale della solidarietà tra donne è simile o forse uguale a quello che è un rapporto di sorellanza. Questo termine spiccò per la prima volta negli anni ’70,  quando la scrittrice Kate Millet – esponente del movimento femminista – coniò il termine per indicare l’unione tra donne al di là di qualsiasi differenza (razza, religione, classe sociale). Purtroppo, le differenze fra donne non esistono solo a livello di colore della pelle ma riguardano soprattutto il livello di vita, la libertà di circolare, di prendere la parola, di agire.

Una cosa è certa: il genere femminile è sempre pronto ad intavolare una guerra, a sminuire e schiacciare il proprio simile in qualsiasi momento. È come se per emergere, in qualsiasi campo, la donna sentisse la necessità di annientare gli altri membri dello stesso sesso. Sembra quasi una battaglia di supremazia silenziosa, dalla quale ne derivano gli effetti collaterali. Queste situazioni di rivalità non rafforzano il genere femminile, anzi, al contrario: lo indeboliscono di fronte alle ingiustizie del mondo d’oggi. La competizione si verifica sia nell’ambito professionale sia nella vita privata. E’ molto frequente assistere a degli episodi in cui si manifesta quel sentimento di invidia per i successi raggiunti da un’altra donna. Ci consideriamo delle vere e proprie rivali. Secondo alcuni esperti, a livello di inconscio, i rapporti femminili funzionano bene solo quando potere ed autostima si mantengono pari: nel momento in cui capiamo che l’altra è innocua, abbiamo la consapevolezza di poterci fidare ciecamente. Nonostante questo, è vero anche che ci sono donne che lottano insieme e si sostengono a vicenda per ottenere pari diritti e pari opportunità. Ci sono ancora donne che si difendono l’un l’altra quando qualcuno le giudica per strada; ci sono ancora donne che festeggiano per il successo di altre.

Fino ad un paio di anni fa, pensavo che la solidarietà femminile non esistesse affatto ed invece, talvolta, basterebbe guardarsi attorno per scoprire che ci sono molte donne in grado di provare empatia, sensibilità e affetto nei confronti di altre donne.

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