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Esperienza all’Università “Carlo Cattaneo” di Varese

Continuano le interviste a studenti della nostra scuola, fra gli istituti più attivi del bassanese in merito allo svolgimento e all’organizzazione di progetti extrascolastici e pomeridiani.
Ringraziamo sin da ora gli intervistati per la loro disponibilià e cortesia.
 

Intervista di Andrea Dalla Palma ad Elena Vettorello della classe 5^M

R: Come sei venuta a conoscenza di questo progetto in collaborazione con l’università Cattaneo

Elena Vettorello: “Questo progetto mi é stato consigliato dalla mia insegnante di Economia Aziendale, che mi ha chiesto se fossi disponibile a trascorrere cinque giorni presso l’Università “Carlo Cattaneo” di Varese, molto attiva nel campo manageriale e che offre ad alcuni studenti di scuola superiore la possibilità di entrare in contatto con le facoltà che l’Università offre” 

R: Quanti studenti dell’Einaudi hanno partecipato? 

Elena Vettorello: “Dell’Einaudi eravamo in quattro: due ragazze del SIA e due ragazzi dei geometri. Inizialmente credevamo che avrebbero mantenuto uniti i gruppi di studenti provenienti dalla stessa scuola, dato che c’erano studenti di ogni provenienza, invece hanno deciso di dividerci in vari gruppi, anche con persone che non conoscevamo. 

Ci siamo quindi trovati a collaborare con tutti; questo però non è stato un problema: abbiamo conosciuto nuove persone e ascoltato nuove idee” 

R: Come era strutturata l’esperienza? 

Elena Vettorello: “Inizialmente abbiamo svolto dei “giochi” in modo da socializzare con tutte le persone del nostro gruppo, soprattutto con chi non conoscevamo, ma anche per attivare alcune abilità come la fantasia, la creatività, la capacità di lavorare in gruppo, nonostante persone diverse e idee diverse. 

Nei giorni successivi abbiamo partecipato ad alcune lezioni sia di ingegneria gestionale, sia di economia aziendale: ciò ci ha consentito di entrare nella logica del lavoro di gruppo che è stato il centro di questa esperienza” 

R: Che cosa avete trattato in questo progetto di gruppo? 

Elena Vettorello: “Il nostro obbiettivo era lo sviluppo del planning di un prodotto innovativo per il mercato, che come principale caratteristica avesse la mobilità sostenibile, ovvero un prodotto amico dell’ambiente utile per il trasporto delle persone. Nel creare il planning del prodotto abbiamo elaborato le strategie di marketing necessarie: scegliere il target di riferimento, elaborare i costi da sostenere ed indicare il materiale necessario per realizzarlo. 

L’ultima giornata è stata dedicata all’esposizione del lavoro davanti ai docenti dell’università e al sindaco, cercando naturalmente di essere il più convincenti possibile che il nostro era il prodotto migliore” 

R: Oltre all’aspetto manageriale ed economico a cui hai fatto riferimento, avete trattato qualche argomento anche sul piano tecnologico? 

Elena Vettorello: “Oltre al marketing, che abbiamo ampiamente trattato, abbiamo utilizzato un software per la progettazione di modellini e alcune stampanti 3D. Inoltre in alcune lezioni di ingegneria gestionale abbiamo potuto analizzare alcuni esempi di robotica applicata all’efficienza della produzione e della sicurezza all’interno delle fabbriche. Tutto ciò mi ha fatto comprendere fino in fondo come programmare i robot possa migliorare e rendere più sicura la produzione di materiali, anche rischiosi, nelle aziende. 

Ci tengo anche a precisare che aver partecipato a questo progetto, avendo alle spalle la preparazione dell’Einaudi ed in particolare dell’indirizzo SIA: è stato l’ideale, proprio per la trasversalità di questo indirizzo che era presente anche nell’Università “Carlo Cattaneo”. In particolare mi sono tornati utili l’utilizzo del computer, il pensiero logico, la preparazione scientifica di base e la capacità di comunicare” 

R: Quale giudizio dai in definitiva a questo progetto? 

Elena Vettorello: “E’ stato molto impegnativo, perché stavamo nell’università almeno otto ore al giorno, però è stata una settimana bellissima. Ho conosciuto molte persone nuove e ho conosciuto meglio i ragazzi dell’Einaudi con cui ho partecipato al progetto, tanto che ancora oggi siamo in contatto. 

Il mio giudizio è assolutamente positivo. E’ stata l’esperienza più bella e significativa che ho avuto modo di svolgere nella mia carriera scolastica, sia dal lato umano, sia dal punto di vista dell’apprendimento” 

R: In sintesi vuoi parlarci di qualche altra esperienza che hai svolto? 

Elena Vettorello: “In questi anni ho partecipato a molti progetti scolastici, soprattutto PON, però quella che reputo più significativa è stata l’esperienza di tre settimane che ho fatto a Dublino alla fine della terza superiore, preceduta da un corso di preparazione obbligatorio. 
E’ stata davvero un’esperienza bellissima, oltre che gratuita, perché mi ha permesso di perfezionare il mio inglese, entrare in contatto con una cultura e una storia differenti dalla nostra e visitare la città, che è bellissima. 
Inoltre anche qui l’iterazione con gli altri non è mancata: ho conosciuto persone che provenivano sia da paesi europei come la Spagna, sia da paesi extra-continentali: come l’Arabia o la più vicina Turchia. 
Ma il punto forte di questa esperienza è stato l’aver acquisito la sicurezza necessaria sia per “cavarsela da soli”, sia per parlare al meglio l’inglese, senza farmi troppi problemi nello sbagliare. 
E’ stato davvero un progetto unico per la mia crescita personale”

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