Scienze e Tecnologia

Piero Angela: scuola e carriera senza apparenti legami

Piero Angela: “A scuola s’insegnano le materie scientifiche ma non s’insegna la scienza, io mi sono innamorato della scienza quando ne ho capito il metodo”.

Conosciamo tutti Piero Angela, uno dei più grandi divulgatori e giornalisti dell’età contemporanea, che ci ha lasciato lo scorso 13 agosto. Piero Angela viene ricordato come un simbolo della scienza e della cultura, avendo conseguito una medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte (riconoscimento rilasciato dalla Repubblica Italiana stessa), dodici lauree honoris causa, avendo scritto quaranta libri, donato il piacere della conoscenza a tutti coloro che lo seguivano e avendo combattuto contro ciò che definiva “la peggior nemica della cultura”, ovvero la noia. Dopo tutto questo, chi penserebbe che il suo percorso scolastico sia stato tutt’altro che florido? Eppure Angela ci stupisce col suo passato.

Il suo rapporto con la scuola infatti, non è stato dei migliori ma piuttosto “ostile”. Preferiva la musica, e di fatto la sua passione per il jazz, lo portava a far tardi e lo induceva ad andare a scuola vestito “da sera”. Oltre alla musica, altre passioni hanno segnato la sua carriera scolastica: la partecipazione alle manifestazioni studentesche. Proprio un evento di questo tipo, che lo ha allontanato dalle aule per un solo giorno, gli e’ costata un 5 in condotta nel primo trimestre dell’ultimo anno di liceo (che si è trasformato poi in un 8 nel trimestre seguente). Un anno, l’ultimo, che non ha concluso l’anno con tutte le materie sufficienti: ne ha avute tre da recuperare che lo hanno portato a diplomarsi durante la sessione autunnale. Tuttavia l’anno della maturità non è stato il peggiore. Il penultimo era andato decisamente peggio. Infatti quell’anno aveva accumulato ben cinque materie da recuperare: italiano, latino, matematica, fisica e scienze. Anche al “Piero nazionale” la scuola ha riservato parecchi “dolori”.

Nonostante ciò che il suo percorso scolastico potrebbe far pensare, la sua carriera è stata assolutamente brillante: ha iniziato come cronista radiofonico Rai, è passato poi al Telegiornale e in seguito ha ottenuto la nomina di conduttore. Ha realizzato programmi televisivi di divulgazione scientifica, tra i quali rientrano Quark e Superquark, e redatto molte pubblicazioni scientifico-divulgative, come “Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’universo e della vita”. Inoltre tra i numerosi riconoscimenti (anche precedentemente nominati) troviamo anche: il premio Kalinga per la divulgazione scientifica (da parte dell’UNESCO) e l’intitolazione dell’asteroide 7197 Pieroangela.

Leggendo e comprendendo quindi la sua storia, possiamo capire che non sono dei voti, ovvero numeri, a definire ciò che siamo o saremo nel futuro, ma che dobbiamo capire chi siamo, quali sono i nostri obiettivi, e fare il possibile affinché vengano raggiunti, cosicché al mondo si presenti la versione più autentica e mirabile della nostra persona.

                                                                                                        

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