ATTUALITA' STORIA

“Io do un ordine, o taccio”: ritratto di Napoleone Bonaparte

Il nostro giornalino scolastico ha raccolto la sfida di ricordare alcune importanti donne e uomini del passato italiano ed europeo, di cui, nel bene o nel male, non dovremmo mai dimenticarci.
– Andrea Dalla Palma, capo-redattore de “Il Pelapatate”


Napoleone Bonaparte, morto nel 1821, viene ancora ricordato per aver conquistato vari territori europei, fondando l’impero napoleonico, e per essere stato uno dei protagonisti assoluti della storia dell’Europa.

Nacque nel 1769 ad Ajaccio, frequentò una scuola militare a Parigi divenendo tenente dell’artiglieria nel 1794, due anni dopo si sposò con Josephine di Beauharnais. Nel 1795 gli venne affidata la direzione dell’armata francese nella Campagna d’Italia, tenutasi contro gli austriaci che erano impegnati a coalizzarsi con altre potenze per sconfiggere la Francia. Un anno dopo, attaccò la Repubblica di Genova e il Piemonte, ottenendo la Savoia e la Contea di Nizza; mise in fuga l’esercito austriaco ed entrò liberamente a Milano.
Alla fine degli anni ’90 del Settecento, Napoleone aveva conquistato moltissimi territori italiani ed il suo interesse passò subito all’Inghilterra: la Gran Bretagna aveva interessi economici in Egitto, quindi decise di attaccare quest’ultimo, sconfiggendo gli avversari nella Battaglia delle Piramidi.


Tutte queste conquiste però non riuscirono a sanare l’instabilità della situazione politica in Francia, quindi nel 1799 Napoleone rientrò in patria ponendo fine alla crisi con un colpo di stato. Nello stesso anno il suo potere viene riconosciuto dalla costituzione francese, rafforzando così la sua autorità in quanto console.

Firmò la pace con l’Inghilterra e l’Austria e nello stesso anno, sempre per rafforzare il suo potere, stipulò un concordato con la Chiesa, facendo riconoscere il Cattolicesimo come credo della maggior parte dei francesi e permettendo alla chiesa di riprendersi alcuni privilegi in Francia.

Nel 1804 viene nominato imperatore dal popolo e il suo governo si fondò su alcuni elementi: l’unità nazionale, coerenza del governo per quanto riguarda le scelte e le azioni, il consenso dell’intera popolazione.
Fino al 1809 ci furono molte guerre che scossero intensamente la stabilità europea e i confini territoriali. Nel 1813 si formò una coalizione, che comprendeva Inghilterra, Russia, Prussia e Austria, che sconfisse la Francia a Lipsia; dopo questo accadimento Napoleone chiese la pace e andò in esilio all’isola d’Elba.

Ritornò nel proprio territorio nel 1815 e concluse i suoi ultimi cento giorni da imperatore venendo sconfitto a Waterloo; la Francia venne invasa e ciò portò al secondo esilio di Napoleone, questa volta nell’isola di Sant’Elena dove morì il 5 maggio 1821.



















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