ATTUALITA'

I decreti del Governo per l’emergenza Covid. Di che si tratta?

Niccolò Bison

In questo periodo di lockdown (parola inglese che forse doveva far sentire meno il senso della reclusione) siamo rimasti incollati alla TV, o per noia o per cercare di capire ed essere informati su quello che accadeva nella nostra nazione e al nostro caro pianeta.

Tra le tante parole usate nei telegiornali e nei talk show, avrete sicuramente sentito ripetere molte volte questa: “decreto”: Decreto Cura Italia, Decreto Liquidità o Decreto Rilancio. E magari molti di voi si sono domandati cosa fosse un decreto, cercando in qualche caso di recuperare i ricordi di una lezione di diritto di qualche anno fa.  

Che cosa è un decreto? Nei casi nominati, il decreto è un decreto legge, ossia un provvedimento avente forza di legge, adottato dal Governo in casi straordinari di necessità e urgenza, come prevede la nostra Costituzione all’articolo 77. 

Sicuramente il Governo nella pandemia si è trovato in una situazione di necessità e urgenza, sia per garantire le cure ai malati o la salute ai non contagiati (e in particolare ai sanitari), sia per i problemi vissuti dalle imprese chiuse forzatamente, sia per le esigenze delle famiglie, queste ultime alle prese con problematiche finanziarie o di gestione dei figli rimasti a casa da scuola. 

Un esempio di intervento del Governo, che sicuramente avrete sentito in qualche servizio giornalistico o dibattito politico televisivo, è stato l’indennità di 600 euro ai titolari delle partite IVA prevista dal Decreto Cura Italia, misura ripresa dal Decreto Rilancio che porterà per alcune categorie la somma per maggio a 1.000 Euro, in caso di comprovata perdita rispetto al corrispondente mese del 2019. 

Un altro esempio di intervento è stato il “bonus baby-sitter” rappresentato da una somma fino a 600 euro al mese (estesa a 1.000 euro per i lavoratori della sanità, sicurezza e difesa) per l’acquisto di servizi di baby-sitting, somma corrisposta ai genitori che non usufruiscono del congedo specifico per la cura dei figli. 

Le misure disposte con i decreti per aiutare e far ripartire il nostro paese sono moltissime: dall’erogazione di somme, al riconoscimento di crediti di imposta, alle garanzie prestate dallo Stato, alla sospensione di scadenze fiscali o termini processuali, alle integrazioni salariali ai lavoratori, ai numerosi aiuti alle famiglie. 

Tutte le informazioni relative ai provvedimenti del Governo sono disponibili sul sito ufficiale del Governo stesso, che riporta sia il testo dei provvedimenti sia le FAQ. Se cercate qualcosa di particolare potete inserire su “Cerca” in alto a destra, appunto, quello che vi interessa, ad esempio “Decreto Cura Italia”. 

E’ essenziale prestare attenzione al fatto che il decreto legge deve essere convertito, cioè deve diventare legge – con la votazione del Parlamento – entro 60 giorni, altrimenti, si dice, decade ex tunc ossia il decreto stesso e i suoi effetti sono cancellati dal nostro ordinamento fin dall’origine (è come se non fosse mai stato scritto). 

Quindi è necessario controllare nei siti ufficiali (o in siti che riportino il testo coordinato del decreto rispetto alla legge di conversione) se quanto previsto dal decreto legge (magari misure molto dibattute su giornali e tivù) sia confermato nella conversione in legge. 

Diffidate, poi, di notizie che non provengano da fonti ufficiali, perché in questo periodo di grande tensione e di grande produzione normativa, è capitato che venissero diffusi sui social dei testi non ancora definitivi. 

Al di là di tutta la produzione normativa del Governo (secondo alcuni eccessiva, anche facendo il confronto con gli atti aventi forza di legge prodotti da altri paesi europei nell’emergenza sanitaria), valgono come monito le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso del primo maggio:

Sono necessarie indicazioni – ragionevoli e chiare – da parte delle istituzioni di governo ma, oltre al loro rispetto, è soprattutto decisiva la spontanea capacità di adottare comportamenti coerenti nella comune responsabilità di sicurezza per la salute. Attraversiamo un passaggio d’epoca pieno di difficoltà. Riusciremo a superarle.” 

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