ATTUALITA' SCUOLA

Buona Pasqua!

Carissime alunne e carissimi alunni, carissime colleghe e carissimi colleghi: BUONA PASQUA!

Quando agli inizi di quest’anno scolastico abbiamo iniziato il nostro percorso insieme, non avremmo certo immaginato di trovarci nella situazione che stiamo vivendo.

Interessante che, per noi, frequentatori della scuola, tutto questo è iniziato proprio con le vacanze di carnevale… o meglio, subito dopo Carnevale, con l’inizio della Quaresima.

Quest’anno la Quaresima è stata per tutti, credenti e non, un tempo particolare, per certi versi straordinaria, cioè fuori dall’ordinario; quest’anno tutti attendiamo la Pasqua con più consapevolezza: Pasqua come memoriale della Resurrezione di Gesù Cristo per chi crede, Pasqua come tempo di possibile rinascita per chi crede di non credere. Quest’anno, in modo tanto esplicito quanto inaspettato, la Quaresima ci ha chiamato primariamente ad un cammino interiore, spirituale, individuale.

Se è vero che Pasqua significa passaggio, cambiamento… ecco allora alcuni possibili passaggi che questa “quaresima virale” può portare, nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nella nostra scuola, nelle comunità che frequentiamo.

  • Giovedì Santo, ovvero “abitare il tempo della Memoria”

Il Giovedì Santo la Chiesa celebra e ricorda l’ultima cena e la lavanda dei piedi.

Giovanni, nel suo Vangelo, non racconta dell’ultima cena, ma descrive in maniera dettagliata l’azione di Gesù che si cinge il grembiule ai fianchi e lava i piedi ai suoi discepoli; Giovanni sembra quasi dirci che per essere amici di Gesù è sufficiente servire.

Cosa vuol dire lavarsi i piedi gli uni gli altri in questi giorni in cui non ci si può toccare, quando non è possibile il contatto? Non vuol forse dire trovare altre forme, attivare altre azioni e farle “con-tatto”? Troveremo il tatto, la delicatezza, con cui lavarsi i piedi gli uni gli altri anche non potendolo fare concretamente? Troveremo il tempo per lavarci i piedi, adesso che abbiamo capito quanto sia importante lavarsi le mani e che non può essere un gesto sbrigativo, affrettato, superficiale?

Il servizio gratuito e compassionevole (com-passione) è uno dei valori centrali emersi in questa “Quaresima virale”.

  • Venerdì Santo, ovvero “abitare il tempo dell’Imprevisto”

Talvolta l’imprevisto apre alla gioia, all’esperienza della festa, ma nel nostro caso l’imprevisto è spesso difficile e rende faticosa l’esistenza.

Il Venerdì Santo si ricorda la morte in croce di Gesù, abbandonato da tutti i suoi amici, tranne che da Giovanni.

Giovanni è un ragazzo, il più giovane dei discepoli di Gesù: spesso sono proprio i giovani che hanno il coraggio di lottare fino in fondo per le proprie convinzioni, anche quando questa lotta può costare caro… Ragazzi, per che cosa o per chi avete il coraggio di donare la vita?

In questa “Pasqua virale” non ci viene chiesto di vivere di rimpianti, ma di cogliere quello che di nuovo sta generando questo tempo. Una nuova paternità e maternità, una nuova fratellanza, un nuovo senso di famiglia… Una possibilità di riscatto come avviene al buon ladrone. Una nuova opportunità per fare riflettere sulla nostra vita e darle un nuovo significato. Anche questo sarà tempo di grazia (Kairos), se avremo il coraggio di cambiare lo sguardo sulle cose, spesso facile e scontato. L’imprevisto mette in pausa la nostra vita e ci invita al cambiamento.

  • Sabato Santo, ovvero “abitare il tempo dell’Attesa”

Il Sabato Santo sembra un giorno privo di senso. Gesù è morto e sepolto e tutto sembra passare come se tutto ciò che è successo durante la sua vita non fosse servito a niente. Anche noi quest’anno possiamo capire un po’ di più il valore e la fatica dell’attesa, del non senso. 
Come il sepolcro, questo è un tempo che si svuota, ma non è più il tempo delle chiusure. È un tempo di aperture e così ciò che è vuoto può essere abitato: da incontri privilegiati, da relazioni riconquistate, da dei pensieri più profondi e, forse per qualcuno, anche da una spiritualità più intensa. 

  • Allora sì, si apre il tempo della Speranza, del passaggio, del cambiamento: la Pasqua

Questo “Tempo virale” ci aiuterà a cambiare il nostro vocabolario, a riorientare lo sguardo, perché questo tempo è diventato anche un tempo di opportunità, di fecondo silenzio, di rinascita, di resurrezione.

TANTI AUGURI A TUTTI VOI E ALLE VOSTRE FAMIGLIE DI BUONA PASQUA!

Prof. Matteo Refosco

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