ATTUALITA' LETTERE ALLA REDAZIONE SCUOLA

O è Natale tutti i giorni…

Riportiamo di seguito quanto gentilmente trasmessoci dal prof. Matteo Refosco, docente del nostro Istituto, che ringraziamo per questa importantissima e significativa condivisione sul Natale e per il suo contributo.
– La Redazione

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Correva l’anno 1992, io avevo 15anni, e Luca Carboni, sulle note della splendida “More than words” degli Extreme, scriveva la canzone “O è Natale tutti i giorni”, cantata poi assieme a Jovanotti.

(Prima di leggere l’articolo, vi invito ad ascoltare la canzone di Luca Carboni a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=MXlErJOmLTc, e a leggere il testo della canzone degli Extreme cliccando su: http://testicanzoni.mtv.it/testi-Extreme_28902494/traduzione-More-Than-Words-998097)

Sono passati quasi 30 anni da quella canzone e più di 2000 dalla nascita di Gesù e ancora festeggiamo il Natale come una festa straordinaria, che ha poco a che vedere con tutto il resto dell’anno: non sarebbe bello sradicarla dal 25 dicembre per festeggiarla o viverla veramente tutti i giorni, anche andando “more than words”, oltre le parole? Sia chiaro, il mio desiderio non è che il giorno di Natale diventi uguale a tutti gli altri giorni dell’anno, ma che tutti gli altri giorni dell’anno diventino simili al giorno di Natale; che in tutti i giorni dell’anno possiamo prenderci e cercare di vivere gli impegni e i propositi che da bambini ci prendevamo durante il periodo natalizio, possiamo sperimentare la gioia e la serenità che si dovrebbe vivere nel giorno di Natale, lo stupore e l’emozione per una festa quasi fantastica.

Penso di non scandalizzare nessuno se dico che il giorno di Natale è una Fake News: Gesù, con tutta probabilità, non è nato il 25 dicembre. Fin dai primi secoli si è deciso di fissare la data del compleanno di Gesù cristianizzando una festa pagana. Infatti in quel giorno, coincidente con il solstizio d’inverno, si celebrava nell’Impero Romano la festa del Sol Invictus, il Sole nascente di nuovo, in onore della divinità Mitra, vincitrice delle tenebre. Per celebrare questa divinità l’imperatore Aureliano nel 274 aveva fatto edificare un grandioso tempio la cui inaugurazione avvenne proprio il 25 dicembre.
Si deve notare che i romani, secondo le conoscenze astronomiche del tempo, credevano che il solstizio d’inverno cadesse il 25 dicembre, e non il 21 come oggi si sa, in seguito a studi più esatti. La vita allora era regolata sulla luce naturale. Il solstizio d’inverno pone fine al giorno più corto, di minor luce ed indica l’inizio del periodo di maggior luminosità con l’allungarsi delle giornate, e quindi di maggior vitalità e gioiosità.
I primi cristiani hanno deciso di festeggiare in quel giorno il compleanno di Gesù, come fonte di luce e calore per l’umanità intera.

Questa datazione fatta a tavolino potrebbe essere un motivo in più per non relegare il Natale in un solo giorno dell’anno? Ma come?

Non solamente ricordando la nascita di Gesù, che sarebbe limitata solamente ai cristiani, ma vivendo tutti noi lo stile natalizio, cioè della nascita, della vita, dell’essere portatori e portatrici di luce, di sole di gioia, di ciò che dona vita e che per la vita è importante, vita nostra e per contagio vita degli altri.

Ecco allora alcuni semplici esempi per festeggiare il Natale:
– Siamo portatori e portatrici di Vita quando cerchiamo di vivere con il sorriso, con solarità (festa del sole), con speranza
– Siamo portatori e portatrici di Vita quando dedichiamo tempo alle vere cose che ci fanno stare bene e che sentiamo importanti per la nostra persona, per la nostra crescita
– Siamo portatori e portatrici di Vita quando apriamo gli occhi, e anche il cuore, a chi sta perdendo il gusto di vivere, a causa propria o a causa altrui (e purtroppo, per contrapposizione, nei giorni delle feste natalizie molte persone soffrono ancora di più la solitudine, l’abbandono, la tristezza, la noia)
– Siamo portatori e portatrici di Vita quando lasciamo il mondo migliore di come l’avevamo trovato, e le persone più felici di quando le abbiamo incontrare
– Siamo portatori e portatrici di Vita quando abbiamo il coraggio di innamorarci ancora, di stupirci delle grandi e delle piccole cose, di provare emozioni
– Siamo portatori e portatrici di Vita quando riusciamo a perdonare e a chiedere perdono

Ci sono altri mille motivi e occasioni per incarnare nella vita la festa del Natale… se volete aggiungere altri esempi e consigli, scriveteli pure nei commenti qui sotto.
L’augurio che allora ci facciamo reciprocamente in questo strano ma profetico Natale 2020 è quello di essere nella nostra vita tutti testimoni dei valori e dello stile che questa festa porta con sé, sperando di poter vivere anche fisicamente al più presto le parole di Luca Carboni “Lo sai cos’è, dovremmo stringerci le mani… O é Natale tutti i giorni o non é Natale maaaai…

GIOIOSO NATALE A TUTTE E A TUTTI!

Matteo Refosco

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4 commenti

  1. Clement Jean Victor Ndione dice:

    Purtroppo il Natale sta diventando sempre di più una festa “creata” per potersi fare i regali. Stiamo dimenticando sempre di più il vero significato di questa festività, credenti o non credenti. Il mio augurio e che si possa per un attimo smettere di pensare a questi nostre necessità a mio parere “secondarie” e di accogliere il vero messaggio del Natale.

  2. giorgia dice:

    Portare serenità nella propria famiglia e stare con chi ci fa stare bene

  3. Beatrice dice:

    Penso che un’atmosfera simile al Natale ci sia ogni volta che stiamo uniti in famiglia.

  4. TusicheVale dice:

    “O è Natale sempre o non è Natale mai”
    La bellezza delle piccole cose sta proprio lì…
    Buon Natale?
    ..Siamo.. Siate Natale.. <3

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